Bandite di Scarlino e le antiche strade Romane
IL TERRITORIO
Le “Bandite di Scarlino” si distendono nel territorio dei comuni di Gavorrano, Scarlino e Castiglione della Pescaia su una superficie di 5690 ettari. Sono gestite in forma unitaria dai tre comuni. La foresta è suddivisa in due corpi: quello più esteso si colloca tra il mare e i paesi di Scarlino e Tirli, l’altro di superficie inferiore, è a ridosso del paese di Castiglione della Pescaia. Il paesaggio ha un andamento collinare ed è parte integrante del sistema delle “Colline Metallifere”, così denominate per gli importanti giacimenti minerari di ferro e rame. Furono gli Etruschi ad iniziare l’attività estrattiva, che fu poi abbandonata in epoca Romana. L’estrazione mineraria riprese poi nel medioevo a seguito del diffondersi dell’uso della moneta per gli scambi commerciali.
In tutto il territorio delle Bandite si articola una fitta rete di strade e sentieri, molte delle quali risalenti ad epoca Romana e caratterizzate dalle tipiche pietre al tempo utilizzate per lastricare le strade.
LA VEGETAZIONE
Il territorio delle Bandite è ricoperto di boschi di leccio, associato ad altre specie tipiche della macchia mediterranea come l’erica, il corbezzolo, l’orniello, la sughera. Laddove si sono praticate recenti utilizzazioni boschive, si sviluppa uno strato arbustivo formato da una moltitudine di specie che lo rende interessante anche sotto il profilo faunistico e paesaggistico.
Non mancano altri tipi di bosco: nella parte più interna e in condizioni stazionali più favorevoli, si incontrano soprassuoli di caducifoglie come il cerro, la roverella, il castagno e pinete di specie marittima.